Prospetto della facciata della
Chiesa di San Giovanni a Mistretta
come si presentava prima che ne fosse modificato l’accesso principale.
Disegno a
matita e pastelli del
Maestro Guido Giani.
Si accedeva alla Chiesa per mezzo di un’ampia scalinata, larga 5 m, formata da 15 gradini e due pianerottoli.
Questa scala portava ad uno spiazzo (16,5 m x 13,5 m) – il cosiddetto baglio di San Giovanni - al cui centro (posto su alcuni gradini) c’era un altare in pietra. A destra e a sinistra dell'altare due "cemeteri" cioè a dire due grandi fosse (chiuse in superficie da due botole) usate per la sepoltura dei morti.
In epoca antica era diffuso l’uso di seppellire i defunti nelle chiese e nel terreno immediatamente circostante. La consuetudine
iniziò all’epoca dell’imperatore Costantino ma si generalizzò nel 11° secolo. Sorsero allora “cemeterii” entro recinti annessi a chiese e monasteri. Con la seconda metà del
18° sec., per effetto di disposizioni che vietavano la sepoltura nelle chiese e
nell’ambito della città, si cominciarono a usare cimiteri suburbani.
Al bordo dello spiazzo c’era un muretto cui erano addossati dei sedili in pietra ( “piezzi di pietra con suoi assittatori”) per il comodo di coloro che andavano ad omaggiare i loro defunti o assistevano alle funzioni religiose in loro memoria.
Vedi: Archivio Storico Parrocchia “S.Lucia” Mistretta - Libro d’Inventarii delle chiese della Città di Mistretta 1750 - a cura di Giovanni Travagliato - Edizioni
TiEmme - Mistretta 1995 a pag. 59 : Inventario della chiesa di San Giovanni Battista.
Francesco Ribaudo