La scrittrice Maria Messina nacque a Palermo (vedansi certificato del Comune di Palermo sottoriportato) il 14 Marzo 1887. Nel 1903, al seguito della famiglia (il padre
era direttore didattico) si trasferì a Mistretta (Messina) dimorandovi fino al 1909. Successivamente, sempre al seguito del padre, dimorò in diverse regioni d'Italia. Scrisse e pubblico libri di narrativa (racconti e romanzi anche per l'infanzia)
fino al 1928. Ammalatasi di sclerosi multipla visse successivamente ignorata dal regime fascista e dimenticata dalla critica. Morì a Pistoia il 19 gennaio del 1944. Molti dei suoi molteplici libri di narrativa, orginariamente pubblicati da note case
editrici d'epoca, sono stati ripubblicati a partire dagli anni 80 dalla casa editrice Sellerio (Palermo) a seguito della riscoperta della scrittrice da parte dello scrittore Leonardo Sciascia. Di lei, a seguito della riacquistata notorietà, si sono
occupati diversi critici letterari con articoli su molteplici quotidiani e riviste nazionali. Nel corso del 2017, la Libreria Croce di Roma, ha pubblicato, a cura del professore Salvatore Asaro, quattro romanzi originariamente pubblicati
dalla scrittrice fra il 1920 e il 1926, non editi dalla Sellerio e quindi ignoti ai lettori contemporanei: "Alla deriva", "Le pause della vita", "Primavera senza sole", "Il fiore che non fiorì" ciascuno dei quali
è corredato da una ampia introduzione critica firmata rispettivamente da Elena Stancanelli, Flavia Rossi, Salvatore Asaro e Salvatore Ferlita. Al fine di facilitare quanti effettuano ricerche sul personaggio, si indicano di seguito i link
di collegamento di alcuni studi e/o avvenimenti che riguardano la scrittrice.